Premetto che la componentistica scelta per questa guida, considerando la mia esperienza in materia, vi farà assemblare un hotspot di qualità e senza problemi.
Si passa ora all’acquisto dei componenti di cui vi inserisco le immagini e caratteristiche qui sotto.
Componenti hotspot:
-Raspberry Pi 3+B
-Mmdvm hat
-Sd card micro
-Box x Raspberry
Ho scelto la Raspberry Pi 3+B perché a livello di processore è in grado di gestire l’immagine del sistema operativo, di cui WPSD versione americana della Pi-Star, la lan, il wifi che supporta sia i 2,4 che i 5GHz con ottima qualità di connessione, la pagina web e tutta la gestione del modem che abbia il monitor a bordo o meno.
La MMDVM potete sciogliere tra le varie in commercio ma io ne consiglio 2 tipi come da foto, una ha le antenne interne e l’altra ha il connettore sma per poter installare a scelta una antenna più o meno performante.
La SdCard consiglio le SanDesk minimo 32gb ultra, consigliate anche dalla casa madre Raspberry.
Per il box ho scelto quello trasparente per praticità visto che abbiamo un monitor da visualizzare all’evenienza per alcuni parametri.
Sistema operativo WPSD/PI-STAR
E’in formato “linux” considerato che l’hareware è di natura pressochè semplice ma potente
https://w0chp.radio/wpsd/#download-wpsd
Quindi trattasi di immagine e tale va trattata, ovvero non possiamo scaricare il file immagine su windows e fare copia incolla sulla SDCard, ma occorre un software apposito per farlo.
Io uso da sempre Balena Etcher. Scaricabile gratuitamente e con questo non ho mai perso un colpo.
Vi consiglio di effettuare una formattazione della SD anche se nuova, possibilmente attraverso un programmino che non sia la formattazione di windows, come ad esempio SDFormatter.
https://www.sdcard.org/downloads/formatter/
Una volta scaricato WPSD, già dimenticavo, è una rivisitazione della PI-STAR tradizionale in cui sono stati snelliti dei processi e resa carina attraverso una grafica accattivante e più chiara. Se preferite la pi-star tradizionale no problem potete seguire comunque questa guida perché fondamentlmente cambia la grafica ma la sostanza è quella.
Scaricato l’immagine scompattiamo il file e attraverso Balena lo carichiamo sulla SD.
Terminato il processo prendiamo la nostra SD e la inseriamo sulla raspberry, Considerate che la SD per il raspberry è esattamente come un hard disk vero e proprio, dove vengono letti i dati del sistema operativo ma anche dove vengono salvati tutti i dati delle configurazioni.
Inserita la SD sul nostro raspberri connettiamo il cavo Lan e l’alimentazione. Ora attendiamo alcuni minuti e attraverso il pc cerchiamo la pagina web del nostro hotspot prt proseguire con le configurazioni.
Questa ricerca dell’IP è possibile farla in diversi modi, la più semplice è utilizzare uno scann ip come ad esempio AdvancScannIp programmino da scaricare gratuitamente e sempre utile.
Trovato l’IP del nostro hotspot ci bastera inserirlo nella barra di ricerca del nostro browser e premere invio.
Per il D-Star meglio in simplex per svariati motivi.
Frequenza: inseriremo la frequenza di che vogliamo impostare per il nostro hotspot.
Se in duplex contate di rimanere il più distanti possibile tra tx ed rx.
Modem: va inserito il tipo di madem che nel nostro caso sarà STM32-DVM/MMDVM HS RASPBERRY PiHAT GPIO.
A questo punto applichiamo le modifiche e attendiamo qualche istante.
Prima di procedere se in alto a destra compare la scritta update occorre prima aggiornare il WPSD cliccandoci sopra e attendendo. Al termine torneremo alla nostra dashboard prt proseguire le configurazioni.
Flagghiamo il sistema D-Star, oppure quello che ci interessa ma io per ora rimaniamo su questo sistema, e applichiamo di nuovo le modifiche.
In modem display settiamo OLED3” se abbiamo la mmdvm con il display piccolo, e configuriamo la porta terminale e il reflector di default, che in caso di spostamento dopo 10 minuti circa l’hotspot ritornera a quello scelto. In questo caso ho scelto XLX585 modulo B. In RPT1 ho inserito il mio terminale che per i 144 equivale alla C, 430 è la lettera B ma è possibile inserire come terminale altre lettere tranne le lettere E,I,U,L di cui il loro utilizzo è più specifico.
Ho tralasciato altre voci meno importanti non utili al solo fine di andare subito on air.
Potete sbizzarrirvi nelle configurazioni di fino come le chiamo io.
Non ultima ma meno importante la wifi, ovvero questa raspberry come dicevo ha il wifi sia a 2,4 che 5 ghz. Eseguendo una scanzione potremo notare che essa già riceve reti ed inserendo le PW memorizzertemo le reti a piacere per rendere il nostro hotspot pratico anche in viaggio attraverso la rete wifi riprodotta dal nostro smartphone.
Passiamo ora alla prova via radio che a mio consiglio manterremmo accesa sulla frequenza prescelta per ascoltare quello che succede durante le nostre configurazioni.
Ascolteremo il nostro hotspot che si connette al reflector scelto in configurazione.
Ricordiamoci che la radio non trasmette i dati per il gateway se non ha il dup o positivo o negativo ma con schift a 0 perché siamo in simplex. Dato fondamentale per riuscire ad utilizzare correttamente il nostro hotspot.
Ora settata la radio in vfo premiamo il ptt per un paio di volte, il nostro hotspot risponderà inviandoci i dati per il tranzito in rete, noteremo che la radio emetterà una serie di beep che indicano che la nostra radio si è configurata in automatico per navigare in rete attraverso il nostro hotspot.
Oltre a questa rapida modalità potete comunque sempre crearvi la DR nella repeter list della radio.
Ora fate una chiamata di test, non premete a caso troppe volte il ptt senza parlare perché al reflector sono connessi centinaia di sistemi tra ponti e hotspot.
Appena trovato un interlocutore ricordatevi che è sempre buona regola lasciare 4/5 secondi di bianco per dare la possibilità a tutti i sistemi connessi di ritornare a riposo e ai colleghi di poter entrare nel QSO.
Al termine vi consiglio di trovare una configurazione che sia funzionante e salvarla sul vostro PC, in tal modo avrete sempre a disposizione la configurazione ed in casi di necessità farete prima a ripristinare il vostro hotspot.